Un progetto italiano misura affidabilità e reputazione dell’Internet delle Cose

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Mevaluate Holding sbarca in Inghilterra con il Consorzio Petras per sviluppare la ricerca sul rating reputazionale nell’ambito della connettività degli oggetti

I due pilastri della nuova economia e della sharing economy, affidabilità e reputazione, saranno finalmente misurabili con criteri scientifici. È l’obiettivo di un progetto dell’italiana Mevaluate Holding, che opererà tramite il Consorzio Petras nel Regno Unito per sviluppare la ricerca su Internet delle Cose. Il consorzio, formato da nove Università del Regno Unito e imprese internazionali quali AT&T, CISCO, Toshiba, Telefonica, BT, ha ottenuto per il progetto un finanziamento di 43,5 milioni di euro.

Sono più di venti i professionisti e manager italiani che nel 2013, a Dublino, hanno fondato Mevaluate Holding, inventato l’unità di misura della reputazione e il rating reputazionale e sono sbarcati in Inghilterra con il Consorzio Petras. Il finanziamento è stato messo a disposizione da Engineering and Physical Sciences Research Council (EPSRC), l’ente governativo inglese per la ricerca in ingegneria e fisica, che intende promuovere la leadership globale del Regno Unito in «Internet delle Cose» e aumentare la connettività degli oggetti in tutte le imprese e nel settore pubblico.

Nell’ambito del progetto, il Consorzio Petras nei prossimi tre anni esplorerà questioni chiave concernenti privacy, reputazione, fiducia, affidabilità, accettabilità e sicurezza legate alla diffusione dell’Internet delle Cose. Mevaluate Holding, guidata dall’ad Eduardo Marotti, nell’ambito del Consorzio Petras attribuirà un rating reputazionale ai produttori di Internet delle Cose, misurando il rispetto delle norme sulla privacy e sulla gestione dei dati nei confronti di centinaia di milioni di utenti nel mondo e determinerà così il grado di fiducia che gli stessi utenti possono riporre nei produttori di «Internet delle Cose».

L’azienda italiana opererà per il consorzio con un comitato etico mondiale in cui, con il ruolo di Advisor for International Law, spicca il professor Giuseppe Tesauro, presidente emerito della Corte Costituzionale, già presidente dell’Antitrust e prima avvocato generale presso la Corte di Giustizia delle Comunità europee.

Secondo Tesauro «è straordinaria l’invenzione di Mevaluate, che con il suo algoritmo determina una inedita unità di misura della reputazione, trasformandola da percezione soggettiva a dato oggettivo, identificando così il grado di fiducia che diventa un rating reputazionale (nella forma A-A-A-100-100). L’indicatore offre tutte le possibili garanzie di indipendenza, incorruttibilità e autorevolezza – spiega ancora Tesauro – perché è frutto di un calcolo, è ispirato dal Codice della Reputazione Universale ed è validato dal WEC – Worldwide Ethics Committee». Mevaluate Holding collaborerà anche con due eccellenze italiane: Luciano Floridi, professore di filosofia ed etica dell’informazione e direttore della ricerca con una cattedra creata ad personam all’università di Oxford, nonché inventore dell’Infosfera e unico italiano arruolato da Google nella commissione di super esperti di privacy e leggi sull’informatica; Mariarosaria Taddeo, ricercatrice dell’Oxford Internet Institute, presidente International Association for Computing and Philosophy e consulente NATO per la cyber warfare.

La Stampa

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