Il Messaggero – pag. 11
E’ la prima banca dati del genere, create con Dia e Criminalpol: valuterà secondo cinque criteri sia persone che aziende.
di Silvia Barocci
Il Messaggero – pag. 11
E’ la prima banca dati del genere, create con Dia e Criminalpol: valuterà secondo cinque criteri sia persone che aziende.
di Silvia Barocci
(9Colonne) –
La moltiplicazione dei dati che circolano sul web rende sempre più complicato ottenere informazioni certe sull’identità e la reputazione di un soggetto. E questo aumenta i rischi nella vita quotidiana degli individui, dagli acquisti online alla valutazione di una baby sitter, dalla scelta della casa da affittare per le vacanze alla selezione della banca a cui affidare i propri risparmi.
Nel caos degli infiniti flussi di informazioni, tra bufale vere e smentite presunte, parte oggi nella sua fase sperimentale il progetto “Mevaluate”, la prima banca dati della reputazione. Un database online che, raccogliendo solo documenti verificati, stila un “rating della reputazione” con cui determinare il grado di fiducia attribuibile ad un individuo, un’impresa, un’istituzione pubblica o privata
Martedì, 16 dicembre 2014 – 14:40:00
La moltiplicazione dei dati che circolano sul web rende sempre più complicato ottenere informazioni certe sull’identità e la reputazione di un soggetto. E questo aumenta i rischi nella vita quotidiana degli individui, dagli acquisti online alla valutazione di una baby sitter, dalla scelta della casa da affittare per le vacanze alla selezione della banca a cui affidare i propri risparmi.
(9Colonne) –
La moltiplicazione dei dati che circolano sul web rende sempre più complicato ottenere informazioni certe sull’identità e la reputazione di un soggetto. E questo aumenta i rischi nella vita quotidiana degli individui, dagli acquisti online alla valutazione di una baby sitter, dalla scelta della casa da affittare per le vacanze alla selezione della banca a cui affidare i propri risparmi. Nei primi 10 mesi del 2014 in Italia, secondo i dati della Polizia Postale, ci sono state 8.906 denunce per furto di identità via internet.