La Gazzetta del Sud – pag 38
Lucrezia Falaschi
(PRIMAPRESS) MILANO –
Quanto vale la reputazione di una persona, di un professionista, di un’azienda? E come la si può certificare in maniera obbiettiva o difenderla da aggressioni strumentali? Ancora: quanto è possibile fidarsi delle referenze attualmente disponibili, come quelle che circolano sui social degli operatori della sharing economy o come i vari certificati antimafia, del casellario giudiziario, dei carichi pendenti? A chi sto affidando i miei soldi, i miei beni, le persone della mia famiglia? Mi posso fidare della persona, del professionista, dell’azienda che ho davanti?
Assegna rating per l’affidabilità a privati, aziende e istituzioni pubbliche. Continua a leggere
ROMA – Esiste una banca etica della reputazione: basta consultarla per scoprire se la persona o la azienda o l’ente con cui si ha a che fare (o con cui si potrebbe avere a che fare) è “moralmente valido” e affidabile. Si chiama Mevaluate (Mev) e si basa su criteri assolutamente “scientifici”. In pratica la banca dati effettua controlli incrociati basati su documenti certi. In questo modo la reputazione è caratterizzata da “un controllo pubblico diffuso”.
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La moltiplicazione dei dati che circolano sul web rende sempre più complicato ottenere informazioni certe sull’identità e la reputazione di un soggetto. E questo aumenta i rischi nella vita quotidiana degli individui, dagli acquisti online alla valutazione di una baby sitter, dalla scelta della casa….
Lunedì 15 Dicembre 2014 13:26
ilVelino/AGV NEWSRoma – 15 dicembre 2014 –
La moltiplicazione dei dati che circolano sul web rende sempre più complicato ottenere informazioni certe sull’identità e la reputazione di un soggetto. E questo aumenta i rischi nella vita quotidiana degli individui, dagli acquisti online alla valutazione di una baby sitter, dalla scelta della casa da affittare per le vacanze alla selezione della banca a cui affidare i propri risparmi.