Mevaluate, banca etica online della reputazione con criteri scientifici

ANYGATOR

ROMA – Esiste una banca etica della reputazione: basta consultarla per scoprire se la persona o la azienda o l’ente con cui si ha a che fare (o con cui si potrebbe avere a che fare) è “moralmente valido” e affidabile. Si chiama Mevaluate (Mev) e si basa su criteri assolutamente “scientifici”. In pratica la banca dati effettua controlli incrociati basati su documenti certi. In questo modo la reputazione è caratterizzata da “un controllo pubblico diffuso”.

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Mevaluate, ecco la banca data on line della reputazione

YOU FEDIT

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La moltiplicazione dei dati che circolano sul web rende sempre più complicato ottenere informazioni certe sull’identità e la reputazione di un soggetto. E questo aumenta i rischi nella vita quotidiana degli individui, dagli acquisti online alla valutazione di una baby sitter, dalla scelta della casa da affittare per le vacanze alla selezione della banca a cui affidare i propri risparmi.

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È arrivata Mevaluate Banca dati della reputazione

Affaritaliani.it

Nel caos degli infiniti flussi di informazioni, tra bufale vere e smentite presunte, parte oggi nella sua fase sperimentale il progetto “Mevaluate”, la prima banca dati della reputazione. Un database online che, raccogliendo solo documenti verificati, stila un “rating della reputazione” con cui determinare il grado di fiducia attribuibile ad un individuo, un’impresa, un’istituzione pubblica o privata

Martedì, 16 dicembre 2014 – 14:40:00

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Nasce Mevaluate, la prima Banca online della Reputazione

(PRIMAPRESS) MILANO –

primapress

Quanto vale la reputazione di una persona, di un professionista, di un’azienda? E come la si può certificare in maniera obbiettiva o difenderla da aggressioni strumentali? Ancora: quanto è possibile fidarsi delle referenze attualmente disponibili, come quelle che circolano sui social degli operatori della sharing economy o come i vari certificati antimafia, del casellario giudiziario, dei carichi pendenti? A chi sto affidando i miei soldi, i miei beni, le persone della mia famiglia? Mi posso fidare della persona, del professionista, dell’azienda che ho davanti?

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Mevaluate, banca etica online della reputazione con criteri scientifici

BLIZ QUOTIDIANO

ROMA – Esiste una banca etica della reputazione: basta consultarla per scoprire se la persona o la azienda o l’ente con cui si ha a che fare (o con cui si potrebbe avere a che fare) è “moralmente valido” e affidabile. Si chiama Mevaluate (Mev) e si basa su criteri assolutamente “scientifici”. In pratica la banca dati effettua controlli incrociati basati su documenti certi. In questo modo la reputazione è caratterizzata da “un controllo pubblico diffuso”.

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Mevaluate: nasce la prima banca dati online della reputazione

Il Terziario.info

news, commenti e approfondimenti sul terziario italiano

La moltiplicazione dei dati che circolano sul web rende sempre più complicato ottenere informazioni certe sull’identità e la reputazione di un soggetto. E questo aumenta i rischi nella vita quotidiana degli individui, dagli acquisti online alla valutazione di una baby sitter, dalla scelta della casa….

Lunedì 15 Dicembre 2014 13:26

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Nasce da un progetto italiano ‘Mevaluate’ (Mev), banca etica online della reputazione

(askanews) – Roma, 15 dic 2014 –

Nasce da un progetto italiano ‘Mevaluate’ (Mev), banca etica online della reputazione, fondata su documenti certi e caratterizzata da un controllo pubblico diffuso. La nuova banca dati – si legge in una nota – e’ stata progettata con la partecipazione del Ccasgo (Ente pubblico multidisciplinare partecipato da dieci pubbliche amministrazioni), che ha seguito i lavori, con il Consorzio Cbi (590 banche associate all’Abi), in qualita’ di osservatore, e di sei aziende corporate.

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Mevaluate, ecco la banca dati on line della reputazione

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La moltiplicazione dei dati che circolano sul web rende sempre più complicato ottenere informazioni certe sull’identità e la reputazione di un soggetto. E questo aumenta i rischi nella vita quotidiana degli individui, dagli acquisti online alla valutazione di una baby sitter, dalla scelta della casa da affittare per le vacanze alla selezione della banca a cui affidare i propri risparmi. Nei primi 10 mesi del 2014 in Italia, secondo i dati della Polizia Postale, ci sono state 8.906 denunce per furto di identità via internet.

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