Prima Comunicazione online, 15 dicembre
(ANSA) Arriva in Italia ‘Mev’, acronimo di Mevaluate, la prima banca etica online della reputazione, fondata su documenti certi e caratterizzata da un controllo pubblico diffuso. Nessuna violazione della privacy perché l’iscrizione alla community Mev è volontaria e motivata dalla messa in valore della reputazione di ciascuno. Attraverso una serie di algoritmi, spiega una nota, Mev, prendendo in considerazione solo documenti verificati, è in grado di individuare un rating della reputazione che consente di determinare in maniera affidabile il grado di fiducia che può essere riposto in un individuo, un’impresa, un’istituzione pubblica o privata, dall’agenzia immobiliare alla banca con cui contrarre un mutuo. In particolare, per ogni soggetto viene formulato un rating complessivo che tiene conto di cinque fattori: penale; fiscale; civile; lavoro e impegno sociale; studi e formazione (solo per i privati). Il 16 dicembre inizia in Italia la fase sperimentale di Mev, progettata con la partecipazione del Ccasgo (ente pubblico multidisciplinare partecipato da dieci pubbliche amministrazioni, tra cui l’Avcp, ora confluita nell’Anac, la Dna, la Dia, la Criminalpol; cinque Ministeri, Mise, Mef, Mit, Giustizia e Interni; la Presidenza del Consiglio dei Ministri, coordinato dal Ministero dell’Interno) che ha seguito i lavori, con il Consorzio Cbi (590 banche associate all’Abi) – in qualità di osservatore – e di sei aziende corporate. (ANSA)