PROGETTO “MEVALUATE”. UNA BANCA-DATI PER SALVAGUARDARE LA REPUTAZIONE

Dal sito di Gian Maria Comolli

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Potranno accedervi i singoli, le aziende e le istituzioni. Si contrasteranno così le false identità reputazionali, costruite ad arte nel web. Frutto del partenariato pubblico-privato, il servizio aprirà le iscrizioni dal prossimo giugno. Eduardo Marotti, amministratore delegato: “È una rivoluzione democratica: gli indigenti non pagheranno nulla per redigere, certificare e pubblicare il proprio profilo”.

Cosa accadrebbe a un professionista o a un’azienda che pubblicassero sul web un titolo di studio infondato o un bilancio truccato? Come si può attribuire fiducia a un soggetto piuttosto che a un altro? Da oggi proverà a rispondere a queste domande Mevaluate (Mev), la banca dati etica on-line della reputazione che in questi giorni ha preso il via in Italia. Si tratta di un sistema che determina un grado di fiducia a un individuo, a un’azienda e un’istituzione pubblica o privata, attribuendo un punteggio sulla base di documenti certificati soggetti a un controllo pubblico diffuso, contrastando così le reputazioni ingegnosamente falsificate sul web. La reputazione dei membri di Mev viene espressa attraverso algoritmi (per i quali è stata inoltrata la richiesta di brevetto negli Stati Uniti) con un voto alfanumerico che è indice di un punteggio calcolato attorno a cinque aree: penale, fiscale, civile, impegno sociale e formazione. Il punteggio sull’affidabilità di un utente non è basato su feedback, cioè su commenti o recensioni, ma piuttosto su dati aggiornati, attendibili e trasparenti. Inoltre, ciascun utente può essere sia creatore di un profilo reputazionale ma anche fruitore e controllore dei dati immessi da altri nel sistema, segnalando la presenza di informazioni non corrette. Alla sua progettazione hanno aderito il Comitato coordinamento alta sorveglianza grandi opere (Ccasgo) – di cui fanno parte alcuni ministeri, l’Autorità anticorruzione, la Direzione nazionale antimafia, l’Interpol – e il consorzio Cbi (che annovera 590 banche associate all’Associazione bancaria italiana). Tra i suoi partner ci sono Ibm, il colosso del cognitive computing, la Pwc, società di revisione e consulenza, la Rina services, società di certificazione internazionale, e infine l’Aon, leader nel brokeraggio assicurativo mondiale. “Mevaluate holding Ltd” è un progetto italiano che nasce in Irlanda nel 2013. Eduardo Marotti, amministratore delegato di Mevaluate, ne traccia un profilo più completo.

Il progetto è italiano ma nasce all’estero. Come mai?

“La Mevaluate Holding Ltd nasce da un’intuizione italiana ma a Dublino, leader europea delle startup innovative. L’Irlanda è stata una scelta di innovazione e di attrazione degli investitori mondiali. Nessuna motivazione fiscale perché il nostro modello di business prevede in ogni nazione una società che fatturerà localmente i servizi di produzione dei rating reputazionali”.

In che modo Mevaluate promuove sicurezza?

“Mev dà vita ad un’alleanza di soggetti che, anche se operano in campi distinti, collaborano alla edificazione dello stesso tipo di risultato. Con il partenariato pubblico-privato, in particolare con la messa a disposizione del patrimonio informativo di Mev in favore dell’Interpol e dell’Autority anticorruzione, in Italia guidata da Raffaele Cantone, si possono prefigurare scenari di utilizzazione dello strumento anche a supporto di impieghi di carattere investigativo”.

Come ci si iscrive alla community di Mevaluate?

“Ci si potrà iscrivere dal prossimo giugno. Il costo della scelta del proprio consulente abilitato alle attività di assistenza è davvero contenuto: 150 euro, iva inclusa, per aziende ed enti, oppure euro 80, sempre iva inclusa, per gli individui. Mevaluate ha realizzato una rivoluzione democratica: gli individui indigenti non solo non pagheranno nulla per redigere, certificare e pubblicare il proprio profilo ma Mevaluate si farà carico anche dei costi dei certificati pubblici. E lo stesso sarà per chi ha subito un torto e non ha i mezzi finanziari per far valere le proprie ragioni in un giudizio”.

Cosa s’intende per ingegneria reputazionale e quali sono oggi i rischi sul web?

“Le forze di polizia registrano un aumento dei rischi provocati dalla diffusione delle attività criminali. Si pensi a corruzione, riciclaggio, terrorismo e ai reati in genere caratteristici delle infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti pubblici e nell’economia reale. Ci sono poi reati di più recente diffusione, come la criminalità informatica e l’ingegneria reputazionale, che consiste nel creare reputazione ad arte, su misura e ordinazione. Quest’ultima diffusa sul web crea identità reputazionali false che vanno contrastate alla pari delle contraffazioni dei beni materiali”.

Quali sono i maggiori benefici di Mevaluate per i cittadini e la società?

“Le applicazioni del sistema sono pressoché infinite. Basti pensare all’utilità per le direzioni risorse umane che possono valutare meglio i candidati e i dipendenti, a quella per le direzioni acquisti che disporrebbero di uno strumento efficace per la più affinata selezione di fornitori e business partner e a quella per le direzioni commerciali che potranno conoscere in dettaglio la reputazione dei rispettivi clienti”.

Domenico Strano

Sir, 5 gennaio 2015

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2 pensieri su “PROGETTO “MEVALUATE”. UNA BANCA-DATI PER SALVAGUARDARE LA REPUTAZIONE

  1. Non sono assolutamente d’accordo con la definizione di ingegneria reputazionale che viene data un questo articolo, in cui i Reputation Manager sono equiparati a criminali. L’ingegneria reputazionale è altro oltre a quello che è stato scritto, prima di tutto il suo scopo è rendere coerente l’immagine di una persona. Principi base di ogni Reputation Manager sono l’etica e la correttezza con cui si approccia al suo lavoro. Ci sono ovviamente delle eccezioni, come in tutte le professioni

    • Purtroppo è un dato di fatto che sul web ciascuno – spesso nascosto da un nickname – può denigrare a piacimento un avversario senza alcuna conseguenza penale o civile. Dunque, la vittima di tale comportamento in genere si rivolge ad una società di web reputation che ha come unico obiettivo quello di marginalizzare nelle ultime pagine dei motori di ricerca la notizia sgradita al cliente immettendo false notizie positive. Un fenomeno analogo è quello delle finte recensioni – negative e positive – su TripAdvisor che a seconda dei casi deprime o accresce la reputazione su misura e ad arte di alberghi e ristoranti. Per non parlare poi dell’acquisto a prezzi ridicoli di centinaia di ilike su Facebook e di follower su Twitter per magnificare artatamente, e con un evidente raggiro, la propria web reputation determinando un vero e proprio “riciclaggio identitario della persona.
      In sintesi, la reputazione è un asset importantissimo e decisivo per la vita degli individui e per i destini delle imprese e non è ammissibile che coesistano la reputazione online e la reputazione offline, che non coincidendo mai determinano l’automatica falsità di una delle due – senza avere la possibilità di capire quale – e l’inaffidabilità dell’intero sistema di valutazione reputazionale.
      Dunque, occorre superare il problema della scarsa cultura della valutazione che determina giudizi reputazionali sulla base di “percezioni” soggettive, spesso contrastanti e, quindi, inadeguate alla formulazione di giudizi oggettivi e attendibili.
      E’ necessario colmare un vuoto di mercato molto sentito dagli individui e dalle aziende perché c’è una diffusa esigenza di standardizzare le verifiche sulle controparti, basandole prevalentemente su elementi documentali incontrovertibili, anziché sui meccanismi di autocertificazione e di open-source intelligence. Per rispondere a questa esigenza il “SISTEMA MEVALUATE” misura e dà valore universale alla reputazione reale di individui, imprese ed enti attraverso un RATING INDIPENDENTE, perché non influenzato da alcun gruppo o potere, INCORRUTTIBILE, perché frutto di un calcolo, CERTO, perché derivato unicamente da documenti conformi agli originali e soggetto a “controllo pubblico diffuso”, DINAMICO, perché aggiornato in tempo reale, AUTOREVOLE, perché ispirato dal Codice della Reputazione Universale e validato da un Comitato Etico Mondiale. Insomma, MEVALUATE consente di misurare la reputazione a 360° e quindi ne determina la trasformazione da asset sociale in asset economico, realizzando un sistema relazionale informato al principio della conoscenza come strumento di orientamento consapevole delle persone giuridiche e fisiche nelle proprie scelte, che si nutre di strumenti di trasparenza, affidabili, per la terzietà e indipendenza dei soggetti che ne hanno la gestione, e sicuritari, per le forme di controllo a cui sono sottoposti, sia dall’interno, sia da parte della community users.

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