MF 15 gennaio 2106 pagina 14
Affidabilità e reputazione, i pilastri su cui si regge buona parte della sharing economy, sono finalmente misurabili con criteri scientifici, grazie a un’iniziativa made in Italy che ha appena ottenuto un incarico dal Regno Unito per la ricerca sull’Internet delle cose.
Più di 20 professionisti e manager italiani, che nel 2013 a Dublino hanno fondato Mevaluate e inventato l’unità di misura della reputazione e il rating reputazionale, sono sbarcati in Inghilterra con il Consorzio Petras (nove Università del Regno Unito e gruppi come At&t, Cisco, Toshiba, Telefonica, Bt) e hanno da poco ottenuto una sovvenzione da 32,8 milioni di sterline (43,5 milioni di euro), per la ricerca sull’Internet of things, dall’engineering and physical sciences research council – ente governativo per la ricerca in ingegneria e fisica – allo scopo di migliorare la connettività degli oggetti nelle imprese e nel settore pubblico. Il consorzio Petras nei prossimi tre anni esplorerà gli aspetti di privacy, reputazione, fiducia, affidabilità, accettabilità e sicurezza legate all’Internet of things. Mevaluate, guidata dal ceo Eduardo Marotti, attribuirà un rating reputazionale agli operatori attivi sull’Internet of things, misurando il rispetto delle norme su privacy e gestione dei dati nei confronti di centinaia di milioni di utenti nel mondo.